Glossario



Termine Definizioni Illustrazioni
APLOIDE Corredo cromosomico in unica serie. Il numero « n » è caratteristico della fase gametofitica (gametofita).
Es.: cellule aploidi di giglio (Lilium candidum)
  1. gametofito maschile o polline contenente ciascuno due nuclei aploidi.
  2. gametofito femminile o sacco embrionale contenente 8 nuclei aploidi circondati da cellule diplidi del nucellus.
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ARIA I pollini in sospensione in aria provengono per la maggior parte da piante che utilizzano il vento come strumento di impollinazione (piante anemogame o anemofile).
Es.: gli stami di Dactlys (Dactylis glomerata) fuoriescono da agglomerati di spighe per liberare i loro pollini in aria.
AREA POLARE Area della superficie di un grano di polline, situata ai poli e limitato da aperture, annulus o margini.
ALLOGAMO Definisce una pianta che deve necessariamente utilizzare polline proveniente da un altro individuo della stessa specie per essere fecondata.
Es.: fiori allogami di Silene bianca (Silene latifolia subsp. alba): fiori maschili e femminili separati (pianta dioica).
Contrario: autogama.
ALLOGAMIA Modalità di riproduzione delle piante che necessita di polline prodotto da un altro individuo della stessa specie perchè sia possibile la fecondazione (fecondazione crociata).
Es.: allogamia obbligata delle primule (Primula vulgaris): fiori eterostili.
Contrario: autogamia.
ALVEOLO Zona cava, spesso angolare, circondata dai muri che costituiscono la maglia (unità di un reticolo). Le dimensioni di un alveolo sono calcolate da un muro all’altro (lumen) oppure dal centro di due muri opposti (brochi).
ANDROCEO Insieme di stami, organi maschili del fiore.
Es.: numerosi stami costituiscono l’androceo dell’Erba di S. Giovanni (Hypericum calycinum).
ANGIOSPERME o ANTOFITE Piante i cui ovuli si sviluppano all’interno di un ovario differenziato. Gli ovuli diventano dei semi racchiusi in frutti. Dei due nomi Antofite e Spermatofite solo quest’ultimo è veramente appropriato, perché ricorda il carattere esclusivo delle Fanerogame o Angiosperme, che è quello di portare semi. Il fiore invece non è carattere peculiare delle Fanerogame perché anche alcune Crittogame superiori (Pteridofite) ne sono fornite, sia pure in forme rudimentali. Si contano 240000 specie. Possono essere suddivise in Monocotiledoni e Dicotiledoni.
Es.: semi neri in frutti deiscenti (follicoli) Helleborus (Helleborus foetidus)
ANEMOGAMO
o
ANEMOFILO
Descrive la modalità di impollinazione dei fiori grazie all’intervento del vento. Una serie di disposizioni morfologiche rende questa modalità di impollinazione efficiente.
  • Per la parte femminile: la forma dell’infiorescenza, sviluppo dello stigma…
  • Per la parte maschile: fiori numerosi, stami lunghi, polline abbondante, leggero e liscio.
Es.: due amenti maschili e uno femminile di betulla (Betula pendula).
ANNULUS Ispessimento circolare dell’esina.
Es.: il polline di ontano (Alnus glutinosa) presenta degli annuli attorno a ciascun poro e tra i pori.
ANTERA Parte rigonfia di uno stame nella quale si formano i pollini. L’antera giovane contiene generalmente quattro microsporangi o sacchi pollinici che si fondono due a due in logge polliniche.
Es.: antere lunghe a deiescenza longitudinale della segale (Secale cereale).
ANTESI Sinonimo di fioritura, o, in maniera più restrittiva inizio della fioritura al momento dell’apertura dei bottoni florali.
Es.: giovani fiori di melo (Malus domestica).
APERTURA Assottigliamento locale dell’esinae. A seconda della forma di questo assottigliamento si distinguono solchi (colpi) o pori. La zona assottigliata forma la membrana dell’apertura. Frammenti di esina o un opercolo possono persistere a livello della membrana. Le aperture consentono delle variazioni di volume del granulo secondo il suo lo stato di idratazione e il passaggio del tubulo pollinico al momento della germinazione.
Es.: polline di centocchio garofanina (Stellaria holostea), di colza (Brassica napus subsp. napus).
APERTURA DOPPIA Apertura complessa determinata dalla sovrapposizione di due aperture. Per una l’assottigliamento si localizza a livello dell’ectexina (ectoaperture) e per l’altra a livello dell’endexina (endoaperture).
Queste aperture sovrapposte possono avere la stessa forma o forme differenti. Due pori possono sovrapporsi.
Es.: nei pollini di nocciolo (Corylus avellana), ogni apertura è formata da due pori sovrapposti. Quando l’apertura doppia comporta un poro e un solco il polline è definito colporato.
Es.: un polline colporato di grano saraceno (Fagopyrum esculentum).
APERTURATO Definisce un polline con una o più aperture visibili. Altrimenti viene definito inaperturato.
Es.: pollini di chenopodio (Chenopodium album) e di origano (Origanum vulgare).
APOLARE Definisce un polline senza strutture che permettano di orientarlo nello spazio.
Es.: pollini di tasso (Taxus baccata).
AREOLATO Coperto di areole, cioè di creste che disegnano un reticolo a maglie più o meno circolari.
Es.: ornamenti areolati dei pollini di tiglio (Tilia platyphyllos).
AUTOGAMO Descrive l’attitudine di una pianta con fiori bisessuali ad autofecondarsi.
Es.: fiori autogami di pisello (Pisum sativum). Contrario: Allogamo.
AUTOGAMIA Modalità di riproduzione delle piante con fecondazione che avviene all’interno dello stesso fiore o tra due fiori dello stesso individua (= autofecondazione).
Es.: l’autogamia è frequente nel grano (Triticum).
Contrario: allogamia.
ASSE POLARE Linea passante dai poli di un polline e in pratica è l’asse di simmetria principale del granulo. Designa anche la distanza tra i due poli.
Es. : per questo polline di spondilium (Heracleum sphondylium), l’asse polare è nello stesso verso dell’allungamento del polline.
BACULUM Elemento di scultura di forma cilindrica allungata sulla superficie del polline.
Es.: baculae su un polline di vischio (Viscum album).
BREVIASSE Caratteristica di un polline la cui distanza tra i poli (lunghezza dell’asse polare) è minore del diametro all’equatore (polline prolato).
Es.: polline di elleboro (Helleborus orientalis).
BROCHUS plurale : BROCHI Termine utilizzato per descrivere la larghezza della maglia misurata tra il centro di due muri opposti .
CALICE Insieme dei sepali, (si solito verdi).
Es.: calice formato da cinque sepali verdi, di stellaria stellaire holostée (Stellaria holostea).
CALOTTA Zona ispessita della parete dei granuli vescicolati. È situata al polo prossimale. In pratica è la parte più larga dell’esina situata tra le vescicole.
Es.: polline di abete rosso (Picea abies).
CARPELLO Parte femminile all’interno del fiore. Uno o più carpelli costituiscono un gineceo. Ogni carpello contiene uno o più ovuli.
Es.: carpelli aperti di fiore di elleboro (Helleborus foetidus).
CROMOSOMA Struttura di DNA in cui sono presenti i geni.
Es.: cromosomi isolati da cellule madri di giglio al momento della meiosi (Lilium candidum).
CLAVA Elemento di scultura sulla superficie del polline a forma di mazza (baculum ristretto alla base).
Es.: polline di agrifoglio (Ilex aquifolium).
COLPATO Descrive i pollini con una o più aperture di forma allungata (solchi o colpi).
Tipo pollinico che raggruppa i pollini colpati
Es.: polline di salvia (Salvia verticillata).
COLPORATO Descrive i pollini che presentano una o più aperture doppie formate da un poro sovrapposto a un solco meridiano, un solco trasversale o equatoriale. Ognuna di questa aperture è situata a un livello differente dell’esina (endexina o ectexina).
Tipo pollinico che raggruppa i pollini colporati.
Es.: polline di grano saraceno (Fagopyrum esculentum).
COLPO Plurale: COLPI Sinonimo: SOLCO Apertura di forma allungata con estremità più o meno aguzze.
Es.: pollini di colza (Brassica napus subsp. napus).
COLUMELLA Elemento della struttura dell’ectexina formante una sorta di pilastri tra base e tetto. A proposito delle esine intectate si utilizza talvolta il termine columella per descrivere le baculae.
CONTORNO EQUATORIALE Definisce la forma del granulo a livello equatoriale in vista polare. Il contorno equatoriale può essere circolare, trinagolare, lobato, esagonale ….. Il prefisso « sub » indica un’approssimazionme della forma. (es. Subtriangolare). Es.: contorno equatoriale lobato di polline di gunnera (Gunnera manicata)
CONTORNO MERIDIANO Definisce la forma del granulo in visione equatoriale con la messa a fuoco a livello dell’asse polare. Le contorno meridiano può essere circolare, ovale, rettangolare, ellissoidale, romboudale, con apici …… Es.: contorno equatoriale ovale di polline di spondilio (Heracleum sphondylium).
COROLLA Insieme dei petali. Es.: fiori di malva selvatica (Malva sylvestris).
COSTA Plurale: COSTAE Nome latino che descrive un ispessimento dell’endexina sul bordo di un’apertura: atorno a un poro= annulus; sul bordo di un solco= costa, sul bordo di un solco trasverso = costa transversale e sul bordo di un solco equatoriale= costa equatoriale. Es.: costa transversale di polline di caprifolio atlantico (Lonicera ericlymenum).
CRESTE Ornamenti in rilevo, talvolta sviluppati in prossimità dei sacchi aerei, sulla calotta dei pollini vescicolati Es : polline di pino (Pinus sylvestris).
CITOPLASMA Descrive il contenuto, ad esclusione del nucleo, all’interno della parete cellulare, limitato da una membrana (membrana ectoplasmatica o plasmalemma). Il citoplasma contiene diversi organelli (nucleo, vacuoli, reticolo endoplasmatico, mitocondri, ribosomi, plastidi, dittiosomi…. Es.: muclei e citoplasma di pollini di bucaneve (Galanthus nivalis) con colorazione al carminio.
DICOLPATO Definisce un polline con due solchi o colpi. Tipo pollinico che raggruppa questi pollini. Es.: polline di tamaro (Tarnus communis).
DICOTILEDONI Una delle due classi di Angiosperme. Caratteristiche: due cotiledoni, parti florali per 4 o 5, foglie nervate spesso a reticolo, fasci conduttori primari del gambo che formano un anello, cambio e crescita secondaria. Ci sono circa 165000 specie. Es.: malva silvestre (Malva sylvestris).
DIPLOIDE Nucleo con numero di cromosomi presenti in doppia serie. Il numero « 2n » è caratteristico della fase sporofitica (sporofite). Es.: ovulo di borsa del pastore (Capsella bursa-pastoris) dopo la fecondazione, l’ovulo diploide sta per dividersi. Partendo da quest’ovulo fecondato si sviluppa un embrione prima e una piantina dopo, con 2n cromosomi.
DIOICO Si dice di una pianta con fiori uniosessuali, fiori maschili o femminili sono su individui diversi. Es.: silene bianca (Silene latifolia subsp. alba) è una pianta dioica, i fiori della foto provengono da due individui differenti.
DIPORATO Definisce un polline con due pori. Tipo pollinico che raggruppa i pollini con due pori. Es.: due pollini della famiglia delle Moraceae, gelso da carta (Broussonetia papyrifera).
ECHINA Punta sottile e rigida. Es.: echine su un polline di ninfea gialla (Nuphar luteum).
ECHINATO Coperto di echinae. Es.: due pollini echinati di girasole Helianthus annuus).
ECTEXINA Strato superficiale esterno dell’esina, dove si evidenziano gli ornamenti del polline. Struttura spesso complessa, a volte con columelle, un tetto o tectum e sculture superficiali.
ECTOAPERTURA In questo tipo di apertura, l’assottigliamento dell’esina si trova a livello dell’ectexina. Le ectoaperture dei pollini colporati sono sempre solchi meridiani. Es.: i tre solchi meridiani del polline di sanguinella (Cornus sanguinea) sono ectoaperture e i pori endoaperture.
ENDEXINA Strato profondo dell’esina, di costituzione omogenea.
ENDOAPERTURA Per questo tipo di apertura, l’assottigliamento dell’esina è situato a livello dell’endexina. Le endoaperture dei pollini colporati corrispondono ai pori, colpi trasversali o equatoriali.
Es.: i colpi equatoriali del polline di boraggine (Borago officinalis) sono endoaperture e i colpi meridiani delle ectoaperture.
ENDOPORO Apertura di forma arrotondata a livello dell’endexina. Questa apertura è accompagnata da un poro o da un colpo a livello dell’ectexina.
ENTOMOGAMO ENTOMOFILO Si dice di piante la cui fecondazione è assicurata dall’attività di insetti che trasportano il polline (pollinzazione). L’efficacia di queste modalità di fecondazione è assicurata da alcuni adattamenti. Per la pianta i colori , il profumo dei fiori o la produzione di nettare e polline in grado di attrarre gli insetti; per l’insetto : la vista, l’odorato, la ricerca di un partner e il trasporto involontario dei pollini facilitato da numerosi peli che ricoprono il corpo degli insetti impollinatori.
Es.: un’ape alla ricerca del nettare di malva (Malva sylvestris) trasporta i granuli pollinici di fiore in fiore.
EQUATORE Zona della superficie del granulo definita da un piano perpendicolare all’asse polare a livello del diametro maggiore del polline. I pori di un granulo triporato sono sempre localizzati sul piano equatoriale. Es.: due pollini di betulla (Betula pendula).
ERMAFRODITA Si dice di un fiore che presenta sia stami che carpelli. Si dice anche di una pianta con fiori tutti ermafroditi.
Es.: sezione di fiore di ciliegio (Prunus avium).
ESINE Strato esterno della parete del polline che copre l’intina e il citoplasma. E essenzialmente composta di sporopollenina. L’esina si suddivide in due strati:
– l’endexina, interna e omogenea ;
– l’ectexina superficiale dove si localizzano gli ornamenti. A contatto con la fuxina, l’esina dei pollini si colora in rosso.
ESOPORO Apertura di forma arrotondata a livello dell’ectexina.
Es.: l’osservazione dell’equatore di polline di nocciolo (Corylus avellana) mostra ectopori stretti e endopori più larghi.
ETEROCOLPATO Descrive un polline con aperture meridiane accompagnate da lacune o aperture differenti tutte meridiane. Tipo pollinico che raggruppa alcuni tipi di polline.
Es.: polline di salcerella (Lythrum salicaria).
ETEROPOLARE Descrive un polline i cui due emisferi delimitati dall’equatore sono di forma differente.
Es .: polline di viperina (Echium vulgare).
FAMIGLIA Unità di classsificazione. La famiglia raggruppa numerosi generi aventi affinità marcate. Il nome della famiglia deriva dal nome del genere a cui è aggiunta la terminazione aceae.
Es.: Betulaceae (Betulacee).
Famiglia
Betulaceae
Genere
Betula
Specie
Betula pendula
In gergo
Betula verrucosa
FANEROGAME o SPERMATOFITE Divisione del genere vegetale che comprende le piante che producono semi. Le Fanerogame comprendono le Gimnosperme (Conifere…) e le Angiosperme (Pinate con fiori).
Es.: pino silvestre (Pinus sylvestris) e genziana di Clusius (Gentiana clusii).
FENESTRATO Descrive i pollini la cui esina è limitata a delle bande delimitate da lacune. Tipo pollinico che raggruppa i pollini che presentano questo tipo di ornamento.
Es.: cinque pollini fenestrati di cicoria (Cichorium intibus).
FILAMENTO Parte inferiore, generalmente filiforme dello stame. Il gambo ha l’antera alla sua estremità. Es.: gambi lunghi degli stami di segale (Secale cereale).
FIORE Strutture dell’apparato riproduttivo delle Angiosperme. Un fiore completo è formato da un calice, una corolla, un androceo (stame) e un gineceo (carpello). Alcuni fiori possono essere costituiti solo da una stame o da un carpello.
Es.: un fiore di stellaria (Stellaria holostea).
FRUTTO Organo che deriva dalla trasformazione della parte femminile del fiore dopo la fecondazione, l’ovario, talvolta acompagnato da altre parti che vi aderiscono. Un frutto contiene uno o più semi.
Es.: frutto della vite (Vitis vinifera), un grano d’uva, una sezione di acino di uva.
GAMETOFITO Individuo aploide (n) che produce i gameti e che presenta un alternanza di generazioni. Nelle Spermafite, i gametofiti sono molto ridotti.
Es. : gametofiti di gliglio (Lilium candidum) :
-1 gammetofito maschio (granulo pollinico)
-2 gametofito femminile (sacco embrinale).
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GEMMA Elemento di scultura sulla superfice del polline a forma di piccola sfera. Es.: polline di cipresso (Cupressus sempervirens).
GENERE Unità di classificazione che si colloca tra specie e famiglia. Il nome del genere con prima lettera maiuscola raggruppa un certo numero di specie con caratteristiche simili. Numerosi generi sono raggruppati all’interno della stessa famiglia.
Es.: Il genere Betula raggruppa B. pendula, B. pubescens, B. nana… I generi Betula e Alnus sono raggruppati nella famiglia delle Betulaceae.
Es.: Betula, Betulla
Famiglia
Betulaceae
Genere
Betula
Specie
Betula pendula
In gergo
Betula verrucosa
GERMINAZIONE DEI GRANULI POLLINICI La prima tappa della germinazione di un granulo pollinico inizia con la reidratazione. Il granulo aumenta di volume e l’intina sporge a livello delle aperture. Se il granulo ha più aperture la prima che emerge prende il sopravvento sulle altre e inizia a formare il tubulo pollinico. Questo si allunga e il nucleo vegetativo vi si introduce seguito dalla cellula spermatogena che si divide nel tubulo e fornisce due gameti maschili. Nei granuci con tre nuclei, questa mitosi ha luogonel granulo prima della germinazione.
Es.: germinazione di polline di bucaneve (Galanthus nivalis), colorazione al carminio.
GRANULI POLLINICI Nelle Spermafite, delle microspore contengono un gametofito maschile che può essere a diversi gradi di maturazione.
Es.: al momento della loro dispersione i pollini di bucaneve (Galanthus nivalis) contengono un gametofito maschile costituito da due cellule i cui nuclei sono evidenziati nella foto con una colorazione al carminio.
GRANULAZIONE Elementi fini che appaiono isolati gli uni dagli altri.
Es.: tre granuli di papavero comune (Papaver rhoeas).
GRANELLO Elemento di piccola dimensione. Alcuni autori utilizzano questo termine per indicare le columelle.
Es. : un granulo pollinico di nigella (Nigella damascena).
GRANULATO Aspetto non liscio di una superficie o ornamento marcato da elementi di piccola dimensione separati gli uni dagli altri.
Granulato: che presenta granulazioni.
Granulare: formato da piccoli grani.
Granato : che offre alla vista una moltitudine di piccoli grani molto ravvicinati.
Es.: polline di veronica comune (Veronica chamaedrys).
GIMNOSPERME Le Gimnosperme sono un gruppo di piante vascolari che producono semi non protetti da un ovario. Sono tutte piante spermatofite legnose. Sono circa 600 specie suddivise in quattro classi: Ginkgofite, Cicadofite, Gnetofites e Coniferofite.
Quest’ultima è la più diffusa con le Taxaceae, Cupressaceae, Pinaceae e Taxodiaceae.
Es.: pino cembro (Pinus cembro).
GINECEO o PISTILLO Insieme di organi femminili (carpelli) dei fiori delle Spermatofite.
Es.: nel fiore di giglio (Lilium candidum), l’ovario porta un lungo stilo che termina con lo stigma.
IBRIDO Pianta i cui due genitori appartengono a specie diverse, o in alcuni casi, a sottospecie differenti. Di solito dello stesso genere, raranente di generi diversi. Un ibrido è spesso sterile.
Es. : platano a foglie di acero, Platanus x acerifolia è l’ibrido di P. orientalis x P.occidentalis.
IMPOLLINAZIONE Processo attraverso il quale il polline è trasportatodalle antere fino allo stigma dello stesso fiore (autoimpollinazione) o di un altro fiore della stessa specie (impollinazione crociata).
Es. : fiori di pino (Pinus sylvestris) che liberano una grande quantità di polline che si disperde al vento.
INAPERTURATO Definisce un polline che non presenta aperture visibili.
Tipo pollinico che raggruppa i pollini inaperturati.
Es. : polline di larice (Larix decidua).
INTECTATO Definisce un polline la cui esina non presenta tetto o tectum.
INTERCOLPIUM Zona meridiana di esina compresa tra due solpi adiacenti.
Es.: vista polare di polline di papavero della California (Eschscholzia californica).
INTINA Strato intermedio della parte del polline tra esina e citoplasma. E formato da pecto-cellulosa.
ISODIAMETRICO Definisce un granulo sferico o quasi sferico.
Es.: polline di silene bianca (Silene latifolia subsp. alba).
ISOPOLARE Definisce un polline i cui due emisferi da ogni parte dell’equatore sono identici.
Es : polline di spondilio (Heracleum sphondylium).
Contrario: eteropolare.
LACUNA Zona sprovvista di ectexina che non corrsponde a un poro.
Es.: polline di cicoria (Cichorium intybus).
LIGULIFLORE O Cichorioideae Sotto-famiglia delle ASTERACEAE (Compositae) nella quale le specie presentano fiori con petali molto allungati (fiori ligulati).
Es.: capolino di dente di leone (Taraxacum sp.).
LOGGIA POLLINICA Una delle due cavità dell’antera dove avviene la maturazione dei pollini prima della loro dispersione. Ogni loggia pollinica è formata dalla fusione di due sacche polliniche (microsporangi).
Es.: sezione di antera di giglio (Lilium candidum) dopo la fusione dei campi e prima della deiescenza della loggia pollinica.
LONGIASSE Caratteristica di un granulo pollinico per la quale la distanza tra i due poli (lunghezza dell’asse polare) è maggiore del diametro dell’equatore (forma oblata).
Es.: polline di cerfoglio (Anthriscus sylvestris).
LUMEN Termine utilizzato per descrivere la larghezza della maglia misurata da un muro all’altro.
MAGLIA Alveolo superficiale delimitato da muri. Quest sono formati da columelle allineate e riunite alla loro estremità da un tetto.
Es.: polline di giglio (Lilium candidum).
MANTELLO POLLINICO Sostanza oleosa (Pollenkitt) e igrofila (Trifina) formata dall’attività del tappeto, che ricopre in modo più o meno abbondante la superficie del polline. Colore da giallo a arancio, il mantello pollinico è importante soprattutto per i pollini delle entomofile. E importante per l’adesività del polline agli insetti.
Es.: pollini di maggiociondolo (Laburnum anagyroides).
MARGINE Zona dell’ectesina ai bordi del colpo e che si differenzia morfologicamente per la sua struttura o il suo ornamento dal resto del polline.
Es.: polline di euforbia (Euphorbia amygdaloides).
MARGINATO Descrive un colpo bordato da una zona più o meno stretta che si differenzia morfologicamente dal resto del polline.
Es.: polline di euforbia (Euphorbia amygdaloides).
MEIOSI Successione di due divisioni nucleari che conduce alla riduzione del numero di cromosomi da dipoidi (2n) a aploide (n) nelle quattro cellule che ne derivano e che determina la segregazione dei geni.
MEMBRANA Zona di apertura a livello della quale la parete si assottiglia. Talvolta supporta elementi di esina (granulazioni o operculi interi).
Es.: polline di silene bianca (Silene latifolia subsp. alba).
MERIDIANO Linea teorica che passa dai poli sulla superficie del polline in maniera perpendicolare all’equatore. L’asse principale di un colpo meridiano corrisponde a questa linea. Nei pollini tricolpati i tre colpi sono sempre meridiani. Es.: tre pollini di colza (Brassica napus subsp. napus).
MICROSPORA Una delle quattro cellule aploidi formate in seguito alla meiosi da una cellula madre (archeospora). La differenziazione di ciascuna microspora in polline avviene a seguito di mitosi, (una o due nelle Angiosperme, di più nelle Gymnosperme), attraverso la trasformazione della parete (sporopollenina) e una disidratazione diversamente pronunciata (metabolismo ridotto).
Es.: quattro microspore di giglio (Lilium candidum) ancora circondate dalla parete della cellula madre.
MITOSI Divisione nucleare seguita da quella cellulare che conserva nelle cellule figlie il numero dei cromosomi della cellula madre e lo stesso corredo cromosomico.
Es.: due mitosi nel sacco di giglio (Lilium candidum) al momento della sua formazione.
MONOCOLPATO Definisce un polline con un solo colpo o solco e tipo pollinico che riunisce i granuli con un solo colpo.
Es.: polline monocolpato di giglio (Lilium candidum).
MONOCOTILEDONI Una delle due classi di Angiosperme.
Caratteristiche: cotiledone unica; parti florali generalmente per tre, nervatura delle foglie parallela, fasci conduttori dispersi nel gambo, nessun vero cambium. Ci sono circa 65000 specie.
Es.: giglio arancio (Lilium aurantiacum).
MONOICO Si dice di una pianta che presenta fiori maschili e femminili sullo stesso individua.
Es.: le betulle (Betula), con amenti maschili e femminili separati ma presenti sulla stessa pianta, sono monoici.
MONOPORATO Descrive in polline con un solo poro e il tipo pollinico che raggruppa i granuli muniti di un solo poro.
L’unico poro è sempre localizzato ad uno dei due poli.
Es: polline monoporato di frumento (Triticum sativum).
MURO Rilievo che limita un alveolo e costituisce le maglie di un reticolo. I muri sono formati da allineamenti di columelle riunite alla loro estremità da un tetto.
NUCLEO Organo delimitato da una doppia membrana che contiene i cromosomi.
Es.: quattro nuclei di giglio in un giovane sacco embrionale contornato da cellule dell’ovulo (Lilium candidum).
NEXINA Termine di derivazione inglese utilizzato da alcuni autori per indicare lo strato profondo dell’esina a sua volta suddivisibile in ectexina e endexina. Il termine sexina descrive lo strato di ectexina (tectum+ columelle).
ONCIO Plurale : ONCI Ispessimento a forma concava dell’intina sotto i pori di alcuni pollini.
Ex. : Polline di carpino bianco (Carpinus betulus).
OPERCULO Frammento di esina che si trova nella parte centrale di alcune aperture, pori o colpi.
Es.: opercolo a livello dei pori di polline di gittaione (Agrostemma githago).
OPERCULATO Descrive un’apertura (poro o colpo) in parte ostruita da uno o più frammenti di esina (membrana in parte tectata).
Ex : polline di rosa (Rosa sp.).
ORNAMENTI Aspetto dell’esina determinato da differenti elementi che la costituiscono. Secondo la messa a fuoco, l’immagine di alcuni elementi può variare. Un’analisi precisa da indicazione della struttura e elementi di scultura che ornano l’esina.
Ex. : polline di cisto villoso o rosso (Cistus incanus).
OVARIO Base allargata di un carpello o di un gineceo formato da carpelli saldati. Contiene uno o più ovuli. Il frutto, non è altro che l’ovario maturo eventualmente con altri elementi che vi aderiscono.
Es.: sezione di fiore di ciliegio (Prunus avium), l’ovario, alla base, sta per trasformarsi in ciliegia, il frutto. L’ovulo nell’ovario formerà il nocciolo. La parte dura del nocciolo si sviluppa a partire dal tessuto profondo dell’ovario.
OVULO Nelle spermafite è la struttura che contiene il gametofito femminile e l’ovocellula (oosfera), il tutto contornato da lnucellus e da uno o due tegumenti. L’ovulo fecondato si trasforma in seme.
Es.: sezione di ovulo di papavero (Papaver rhoeas). All’esterno i tegumenti ricoprono il nucellus. Al centro si trova il sacco embrionale o gametofito femminile con l’oosfera (cellula in basso a destra).
PARETE o SPORODERMA Involucro che protegge il contenuto delle spore e dei pollini. Questa parte è doppia : verso l’esterno l’esina e vero l’interno l’intina ricoprono la membrana citiplasmatica.
PERFORAZIONE Orifizio di piccolo diametro che attraversa l’esina.
Ex. : polline di anemone dei boschi (Anemone nemorosa).
PERIANZIO Insieme dei rivestimenti florali che contornano l’androceo e/o il giniceo di un fiore. Il perianzio ha all’esterno i sepali (calice) e all’interno i petali (corolla).
Es.: Un fiore di stellaria (Stellaria holostea).
PERICOLPATO Descrive un polline che presenta tre colpi, tutti o qualcuni non sono in zona meridiana.
Tipo pollinico che raggruppa questo tipo di pollini.
Es.: polline di mahonia (Mahonia aquifolium).
PERICOLPORATO Descrive un polline con tre aperture doppie, alcune delle quali o tutte non sono localizzate in zona meridiana.
Tipo pollinico che raggruppa i pollini di specie rare.
Nessun esempio
PERIGONIO Involucro florale costituito da parti pressoché simili tra loro, almeno per consistenza e colore senza distinzione in calice e corolla.
Es.: fiore di giglio arancio (Lilium aurantiacum).
PERIPORATO Descrive un polline con più di tre pori disposti sulla superficie del granulo in qualunque posizione. Tipo pollinico che raggruppa questo tipo di pollini.
Es.: di polline di gittaione (Agrostemma githago).
PERLA Piccola escrescenza isolata a livello di un muro, formata da un elemento di scultura (columella) più voluminosi. Es.: polline di lillà (Syringa vulgaris).
PERLATO Definisce un muro che presenta delle escrescenze (perle) isolate, formate da columelle più sviluppate.
Es.: polline di ligustro (Ligustrum vulgare).
PETALO Parte florale generalmente colorata. L’insieme dei petali forma la corolla.
Es.: fiori di ligustro (Ligustrum vulgare).
PISTILLO o GINECEO Insieme di organelli femminili (carpelli) dei fiori di Angiosperme.
Es.: fiore di ranuncolo di palude (Ranunculus sceleratus).
PIANO EQUATORIALE Piano perpendicolare all’asse polare. I tre pori dei granuli triporati sono sempre dispostio lungo l’equatore.
Es.: polline di nocciolo (Corylus avellana).
POLO Punto della superficie del granulo del polline definito teoricamente in rapporto alla sua posizione al momento della formazione della tetrade delle microspore (il polo prossimale è il punto della parete più vicino al centro della tetrade). In pratica, le definizioni pori, assi di simmetria, piani permettono di localizzare i poli.
Es.: polline di frumento (Triticum sativum), il poro dei monoporati nelle Poaceae è situato presso uno dei due poli.
POLLINE Definizione del dizionario Petit Robert : “Polvere molto fine costituita da granuli microscopici prodotti e liberati dalle antere delle piante ”. Polline, pollini, granuli di polline possono essere utilizzati allo stesso modo.
Es.: pollini che fuoriescono dal fiori di segale (Secale cereale).
POLLENKIT Sostanza oleosa del mantello pollinico.
Es.: pollini non lavati di maggiociondolo (Laburnum anagyroides).
POLLINIUM Plurale POLLINIA Agglomerato di pollini. E situata su un picciulo (caudiculo) con una base adesiva (retinacolo). Il tutto può essere trasportato da un insetto. Sono frequenti nelle Orchidaceae e le Asclepiadaceae.
Es.: due pollinia estratte da orchidea druce (Dactylorhiza praetermissa).
POLIADE Insieme di più di quattro grani che restanosaldati e sono liberati come un unico granulo.
Es.: polline di mimosa quattro stagioni (Acacia retinodes) .
POLIGAMA Si dice di una pianta con fiori sia ermafroditi che unisessuali.
Es.: parietaria o erba muraiola (Parietaria judaica).
PORO Apertura di forma rotondeggiante o elissoidale (l’asse maggiore non deve misurare il doppio della lunghezza del più piccolo).
Es.: pollini di piantaggine (Plantago lanceolata).
PORATO Definisce un polline con una o più aperture rotondeggianti. Secondo il numero dei pori e la loro disposizione si distinguono diversi tipi pollinici: monoporati, diporati, triporati …
Es.: polline periporato di silene bianca(Silene latifolia subsp. alba).
PROTOPLASMA In biologia definisce, la materia vivente, cioè la sostanza fondamentale che costituisce le cellule di tutti gli organismi (animali o vegetali) e in cui si esplicano le funzioni vitali.
Es. : il protoplasma di una cella di Mnium hornum che contiene, tra le altre inclusioni, plastidi clorofilla.
PROTUBERANTE Che forma una sporgenza che sporge dal contorno del grano.
Es.: esina sporgente di polline di betulla (Betula).
RETICOLO DI MAGLIE Reticolo di alveoli simil poligonali o circolari e muri che formano un ornamento reticolato.
Es.: polline di giglio martagone (Lilium martagon).
RETICOLATO Ornato di alveoli e muri che disegnano un reticolo a maglie più o mendo spigolose.
Es.: polline di corregiola (Polygonum aviculare).
RUGULA Elemento allungato dell’ornamento. Contrariamente alle strie, le rugule sono disposte iregolarmente e danno un disegno come di impronta digitale.
Es.: polline di sicomoro (Acer pseudoplatanus).
RUGULATO Definisce un’esina ornata di strie non parallele disposte irregolarmente (aspetto di impronta digitale..
Es.: Due pollini di Trollius europaeus.
SACCO AEREO o VESCICOLA Espansione presente su alcuni tipi di polline (granuli vescicolati delle Gimnosperme). Il granulo è formato da un corpo e da una o più sacche piene di aria. Queste espansioni derivano da uno scollamento tra endexina e ectexina. La permanenza in aria dei pollini è migliorata dalla presenza delle vescicole. Si tratta di un adattamento dell’anemogamia.
Es. : pollini di pino (Pinus sylvestris).
SACCO EMBRIONALE Gametofito femminile delle Angiosperme sviluppato nell'ovulo a partire da una cellula madre aploide (megaspora) essa stessa derivante dalla meiosi di un archeospora. Il sacco embrionale è formato generalmente da 7 celluletra le quali l’oosfera e 8 nucelli (cellula centrale binucleata).
Es.: sacco embrionale di giglio (Lilium candidum).
SACCO POLLINICO Nelle giovani antere delle Angiosperme, è una zona, in numero di quattro, dove si sviluppano le cellule (microspore) che sono all’origine del granulo pollinico. Con la maturazione dei pollini i sacchi pollinici si fondono due a due e a maturità l’antera presenta due logge polliniche.
Es.: sezione di una giovane antera di giglio (Lilium candidum).
SCABRATO Definisce un’esina ornata di elementi fini di aspetto finemente granuloso, sabbiati. Sinonimo: granati
Es.: polline di sanguinella (Cornus sanguinea).
SCULPTURATO Il termine scultura descrive unicamente gli elementi superficiali del tetto nei grani tettati e elementi più o menoprofondi dell’esina nei pollini intettati o semitetatti. Elementi in rilievo sulla superfice dell’esina sono : verruche, baculae, echine…
Es.: polline di un cardo asinino (Cirsium vulgare).
SEME Organo di diffusione della pianta (Spermatofita) che deriva dall’evoluzione di un ovulo fecondato.
Es.: seme di ricino (Ricinus communis) la cui dispersione ad opera di animali è facilitata dalla carruncola situata ad un’estremità.
SEMITECTATO Descrive un polline con esina con larghe interruzione del tetto.
Es.: polline di ribes (Ribes rubrum).
SEPALO Parte florale di colore generalmente verde. L’insieme dei sepali costituisce il calice.
Es.: fiore di belladonna (Atropa bella-donna).
SEXINE Termine inglese utilizzato da alcuni autori per descrivere lo strato esterno dell’ectexina (tectum + columelle). La parola definiosce la base dell’esina (zona profonda di ectexina + endexina).
SOLCO Sinonimo: COLPO, Plurale: COLPI Aperture di forma allungata con estremità più o meno appuntite. Un solco può essere meridiano, trasverale o equatoriale.
L’assottigliamento dell’esina è localizzato a livello dell’ectexina o dell’endexina.
Es.: polline di leccio (Quercus ilex).
SOLCO EQUATORIALE Assottigliamento dell’ectexina o dell’endexina attorno all’equatore.
Es.: polline di poligala a foglie di mirto (Polygala myrtifolia).
SOLCO MERIDIANO Colpo il cui asse principale segue un meridiano, linea perpendicolare all’equatore che unisce i due poli.
Es.: polline di rosmarino (Rosmarinus officinalis).
SOLCO TRASVERALE Apertura allungata con estremità più o meno appuntite il cui asse principale è nel piano dell’equatore.
Es.: polline di Symphoricarpos albus.
SPECIE Unità di riferimento per l’identificazione degli esseri viventi. Ciascuna specie è identificata da due parole: il nome del genere con lettera maiuscola e il nome della specie con lettera minuscola. La distinzione si basa su criteri di somiglianza e di fecondità. Può essere ulteriormente suddivia in sottospecie, varietà, forme, cultivars
Es. : Betula pendula, Betulla verrucosa.
Famiglia
Betulaceae
Genere
Betula
Specie
Betula pendula
In gergo
Betula verrucosa
SPERMATOFITE o FANEROGAME Divisione del regno vegetale che comprende le piante che formano i semi. Le Spermatofite comprendono le Gimnosperme (Conifere…) e le Angiosperme (Pinate con i fiori).
Es.: pino silvestre (Pinus sylvestris) e genziana di Clusius (Gentiana clusii).
SPINA Elemento a forma appuntita più o meno allargato alla base.
Es.: spine su un polline di cicoria (Cichorium intybus).
SPINOSO Ciò che porta le spine.
Es.: due pollini spinosi di achillea millefoglie (Achillea millefolium).
SPINULE Piccolo elemento di scultura a forma di spina granello sulla superficie del polline.
Es.: polline di campanula falso raponzolo (Campanula raponculoides).
SPORODERMA o PARETE Involucro che protegge il contenuto delle spore e dei granuli pollinici. Lo sporoderma è doppio: verso l’esterno l’esina e verso l’internol’intina che risopre la membrana citoplasmatica.
SPOROFITE Individuo o fase diploide (2n) nelle piante che presentano alternanza di generazioni.
Ex.: nel giglio (Lilium candidum), come in tutte le Spermafite, la fase sporofitica è dominante, è la pianta clorofilliana. I gametofiti maschili (pollini) e femminili (sacchi embrionali) sono ridotti.
SPOROPOLLENINA Sostanza partcolarmente resistente alla decomposizione, entra a far parte della parete esterna (esina) delle spore e dei granuli pollinici. A contatto con la fuxina, l’esina si colora di rosso.
Es.: polline di faggio (Fagus sylvatica).
STAME Organo maschile del fiore che produce il polline. Uno stame è costituito da un reticolo e un’antera.
Es.: due stami di un fiore di frumento (Triticum sativum) inseriti alla base dell’ovario (il futuro seme di frumento). Stigmi molto ramificate (adattamento all’anemogamia).
STEFANOCOLPATO Definisce un pollinecon più di tre colpi meridiani, senza pori nè colpi trasversi. Tipo pollinico che raggruppa i granuli con queste caratteristiche.
Es.: pollini di salvia spuria (Salvia verticillata).
STEFANOCOLPORATO Definisce un polline con pù di tre aperture doppie costituite da colpi meridiani, accompagnati da pori o colpi trasversi. Tipo pollinico che raggruppa i granuli con queste caratteristiche.
Es.: polline di pulmonaria (Pulmonaria mollissima).
STEFANOPORATO Definisce un polline con più di tre pori sul piano equatoriale. Tipo pollinico che raggruppa i granuli con queste caratteristiche.
Es.: polline di carpino bianco (Carpinus betulus).
STIGMA Estremità più o meno dilatata del carpello o del pistillo sulla quale i pollini sono trattenuti e germinano.
Es.: nei fiori di geranio di San Roberto (Geranium robertianum), il polline viene liberato quando ancora lo stigma non è recettivo.
STRIA Elemento in rilievo allungato dell’ornamento abitualmente formato da columelle allineate riunite alla loro estremità da un tetto stretto. Le strie sono disposte più o meno parallelamente.
Es.: polline di ciliegio (Prunus avium).
STRIATO Descrive un’esina ornata di strie più o meno parallele.
Es.: polline di sicomoro (Acer pseudoplatanus).
STRUTTURA Disposizione di columelles e endexine che costituiscono l’esina sotto il tetto.
STILO Restringimento più o meno lungo tra lo stigma e l’ovario. Il tubo pollinico dopo la germinazione percorre lo stilo per raggiungere gli ovuli nell’ovario.
Es.: lo stilo di giglio (Lilium candidum) è molto lungo.
SOLCATO Sinonimo: COLPATO Definisce i pollini con una o più aperture di forma allungata (solchi o colpi) Tipo pollinico che raggruppa i pollini colpati.
Es.: polline di rosmarino (Rosmarinus officinalis).
SINCOLPATO Definisce un polline con aperture fuse a spirale. Tipo pollinico che raggruppa pollini con queste caratteristiche.
Es.: polline di crespino (Berberis vulgaris).
TAPPETO Tessuto nutritivo (spesso una sola serie di cellule) che tapezza interiormente il sacco pollinico delle giovani antere. Il tappeto gioca un ruolo importante nella formazione della parete del polline (apporto di sporopollenina). Determina anche la formazione del mantello pollinico.
Es.: in questa sezine di giovane antera di guglio (Lilium candidum), il tappeto contorna le cellule madri delle microspore.
TAXON Plurale : TAXA Termine generale che si applica a ogni categoria tassonomica come la specie, il genere, la famiglia, la classe, l’ordine ecc.
Es.: i termini in rosso sono dei taxa
Famiglia
Betulaceae
Genere
Betula
Specie
Betula pendula
In gergo
Betula verrucosa
TASSONOMIA Disciplina scientifica che studia la classificazione degli organismi viventi (regni, phila, ordini, classi, famiglie, generi e specie…
Es.: classificazione della betulla (Betula verrucosa)
Philum
Angiosperme
Ordine
Fagales
Famiglia
Betulaceae
Genere
Betula
Specie
Betula pendula
In gergo
Betula verrucosa
TECTATO Definisce un polline la cui esina presenta un tetto o tectum.
Es.: polline di gerbera (Gerbera jamesonii).
TECTUM O TETTO Termine utilizzato per descrivere lo strato più esterno dell’esina di alcuni tipi di polline. Il tetto può essere continuo o presentare interruzioni e sviluppa alle estremità delle columelle. All’estremità vi possono essere degli ornamenti superficiali (sculture).
TEPALO Sepalo o petalo quando non è possibile distinguerli.
Es.: petali e sepali di tulipano (Tulipa gesneriana) sono identici e definiti tepali.
TETRADE Insieme di quattro granuli pollinici che non sono separti dopo la meiosi e che non sono diepersi singolarmente. Le pareti interne hanno un’esina ridotta o assente. L’esina in questo caso è in comune ai quattro pollini (in inglese: calyumate tetrad).
Es.: granulo pollinico di rododendro (Rhododendron ferrugineum).
TETTO o TECTUM Termine utilizzato per descrivere lo strato più esterno dell’esina di alcuni tipi di polline. Il tetto può essere continuo o presentare interruzioni e sviluppa alle estremità delle columelle. All’estremità vi possono essere degli ornamenti superficiali (sculture).
TRICOLPATO Definisce un polline con tre colpi. Queste aperture sono meridiane e non sono accompagnate da pori o colpi trasversi. Tipo pollinico che raggruppa i pollini con questa caratteristiche. Es.: pollini di papavero (Papaver rhoeas).
TRICOLPORATO Definisce un polline con tre aperture doppie costituite da tre colpi meridiani e pori o colpi trasversi. Tipo pollinico che raggruppa i pollini con questa caratteristiche.
Es.: pollini di cerfoglio (Anthriscus sylvestris).
TRIPORATO Definisce un polline con tre pori che generalmente sono sul piano equatoriale. Tipo pollinico che raggruppa i pollini con questa caratteristiche.
Es.: pollini di luppolo (Humulus lupulus).
TRIFINA Sostanza igrofila del mantello pollinico.
Es.: pollini non lavati di maggiociondolo (Laburnum anagyroides).
TUBO POLLINICO Tubo formato dal prolungamento dell’intina al momento della germinazione del polline, che trasporta i gameti maschili verso l’ovulo attraverso lo stilo.
Es.: polline di ciliegio a grappoli (Prunus padus) in germinazione.
TUBULIFLOREE Sotto-famiglia delle ASTERACEAE (Compositae) le cui specie presentano dei fiori non ligulati, accompagnati o non da fiori ligulati (con uno stilo petaloide sviluppato).
Es.: grande margherita (Leucanthemum vulgare).
TIPO POLLINICO Raggruppamento di pollini che presentano le stesse disposizioni morfologiche (aperture, numeri e forme, vescicole, lacune…). Fenestrati
Vescicolati
Porati
         Monoporati
         Diporati
         Triporati
         ecc.
VERRUCA Elemento in rilievo (scultura) di altezza simile alla larghezza, l’estremitaà è arrotondata e la base è cilindrica.
Es.: polline di rovere (Quercus robur).
VERRUCOSO Definisce un’esina ornata di verruche di dimesioni simili o diverse e distribuzione regolare.
Es.: polline di nigella (Nigella damascena).
VESCICOLA Espansione(i) evidente (i) su certi pollini (granuli vescicolati delle Gimnosperme). Il polline è formato da un corpo e da una o più vescicole o sacchi pieni di aria. Queste espansioni derivano da uno scollamento tra endexina e ectexina. La sospensione in aria del polline è migliorata dalla presenza di vescicole, si tratta di un adattamento dell’anemogamia.
Es.: polline di cedro dell’atlante (Cedrus atlantica)
VESCICOLATO Definisce i pollini che possiedono uno o più vescicole o sacchi aerei pieni di aria. Tipo pollinico che raggruppa i pollini con questo tipo di espansioni.
Es.: polline di pino silvestre (Pinus sylvestris).
VESTIBOLO Cavità all’interno di un poro formata dallo scollamento dell’ectexina e dell’endexina.
Es.: a livello dei pori di polline di betulla, (Betula), lo scollamento dei due strati di esina forma dei vestiboli.
VISTA EQUATORIALE Al momento di questa osservazione, l’occhio è sul piano equatoriale. Questa vista permette di osservare la superficie del polline a livello equatoriale e il controno meridiano.
Es.: polline di rosmarino (Rosmarinus officinalis).
VISTA POLARE Al momento di questa osservazione, l’occhio è nel prolungamento dell’asse polare Questa vista permette di osservare la superficie del polline a livello polare e nel contorno equatoriale.
Es.: polline di rosmarino (Rosmarinus officinalis).