Dal 9 al 15 settembre u.s si è svolto a Palermo il XIV Congresso OPTIMA (Organization for the Phyto-Taxonomic Investigation of the Mediterranean Area). Una sessione, coordinata da C. Galán Soldevilla, è stata dedicata agli studi dei pollini nell’area mediterranea che si è ben integrata con quella che l’ha preceduta dove Anna Maria Mercuri ha evidenziato come i dati aerobiologici attuali possano essere utilizzati per la ricostruzione di paleoambienti.

Durante la sessione si sono susseguite le seguenti comunicazioni

M. Thibaudon – MedAeroNet Website.

R. Albertini – Monitoring Networks in Aerobiology, from pollen to allergens.

R. Brandao – Airborne pollen transport in the Mediterranean.

G. Frenguelli – Climatic change in the Mediterranean area and pollen monitoring

M. Fornaciari – Airborne pollen as bioindicator of olive crop forecast for the Mediterranean area.

 

Carmen Galan ha introdotto la sessione presentando l’attività dei centri di monitoraggio afferenti alla Rete europea e illustrando alcuni aspetti del controllo di qualità come descritti nei numeri di dicembre 2011, giugno 2012 e luglio 2013 delle Newsletter IAA. Per AIA è stata un’occasione per presentare la sua attività e l’organizzazione di R.I.M.A.® con la relazione del Presidente che ha anche illustrato gli ultimi risultati sul monitoraggio degli allergeni ottenuti nell’ambito del progetto europeo HIALINE. Il Presidente EAS e Direttore di RNSA, Thibaudon ha presentato MedAeroNet al quale partecipa attivamente anche AIA con i dati della sua rete di monitoraggio. MedAeroNet è una rete di raccolta delle informazioni su livelli di esposizione ai pollini in ambito mediterraneo e vi partecipano le reti o centri di sorveglianza aerobiologica di Croazia, Francia, Italia, Serbia, Spagna, Albania, Algeria, Grecia, Israele, Tunisia e Turchia. Rui Brandao, coordinatore della Rete portoghese, ha puntualizzato alcuni aspetti legati al trasporto locale, regionale o da lunga distanza del polline, mentre Giuseppe Frenguelli, Presidente IAA, ha presentato un’ interessante relazione sui trend di alcuni parametri della stagionalità pollinica in rapporto ad alcuni parametri climatici che in alcuni casi risultano in controtendenza tra diverse aree geoclimatiche vegetazionali. Marco Fornaciari, professore di Botanica ambientale ed applicata dell’Università di Perugia, ha illustrato come gli studi aerobiologici possano essere utilizzati, ad esempio nel caso dell’olivo, monitorando produzione e diffusione di polline in un sistema di variabili (meteorologiche, agronomiche, ecc.) che tutte assieme opportunamente valutate, concorrono alla stima predittiva del raccolto.