Tiliaceae – Tilia sp.

Tiliaceae – Tilia sp.
Nome volgare: Tiglio
Famiglia : Tiliaceae
Caratteristiche botaniche: Alberi che possono arrivare a 40 metri di altezza, con corteccia grigiastra,
foglie grandi che spesso presentano dei peli nella pagina inferiore, con lamina più o meno cuoriforme a margine leggermente dentato. Fiori riuniti in corimbi con calice e corolla formati da 4-5 porzioni, frutti che si presentano come capsule legnose generalmente coperte da peli densi.
Distribuzione: Boschi umidi (T. plathyphyllos Scop.) o aridi (T. cordata Mill.) fino a 1400 metri.
Fioritura: Maggio-Luglio
Caratterizzazione Pollini entomofili con scarso potere allergenico dispersione pollinica (pollinosi vicinali).
Notizie varie: Il nome della specie deriva dal latino e indica la scorza particolarmente fibrosa della pianta, tanto che veniva utilizzata per fabbricare
cordami.

Urticaceae – Parietaria sp.

Urticaceae – Parietaria sp.

Nome volgare: Parietaria, erba vetriola
Caratteristiche botaniche: Le specie più comuni sono P. officinalis L. e Parietaria judaica L. (Parietaria diffusa Mert et Koch), sono piantine erbacee, perenni, con scapi eretti e peli ricurvi che le rendono “appiccicose”. Foglie ovali o ellittiche, fiori poco appariscenti in infiorescenze ascellari globose. I frutti sono piccoli acheni.
Distribuzione: Infestante in tutto il territorio.
Fioritura: Marzo-Ottobre
Caratterizzazione allergenica dei pollini
ll polline di Parietaria è molto piccolo, quindi facilmente trasporta to dalle correnti d’aria e in grado di penetrare nelle vie aeree anche in profondità. Il grado di allergenicità risulta quindi elevato. Inoltre il lungo periodo di diffusione pollinica di Parietaria determina un’esposizione prolungata e quasi continua soprattutto nel sud Italia. L’allergenicità è principalmente dovuta agli antigeni Par j 1 e Par j 2 verso cui reagiscono la quasi totalità dei soggetti sensibilizzati.
Notizie varie: Una delle piante più infestanti e perciò pericolose (da punto di vista allergenico) d’Italia. Anche se le correnti aeree non sono intense può essere immessa nell’atmosfera una cospicua quantità di pollini, grazie ad un meccanismo di propulsione a scatto dei filamenti elastici
delle antere.

Normal Parietaria Lusitanica, Gianluca Nicolella

Normal Parietaria Lusitanica, Alessandro Alessandrini

Normal Parietaria Lusitanica, Daniela Longo

Normal Parietaria Lusitanica, Franco Giordana

Urticaceae – Urtica sp.

Urticaceae – Urtica sp.

Nome volgare: Ortica
Caratteristiche botaniche: Le ortiche sono piantine erbacee con foglie opposte e peli urticanti. U. dioica L., perenne, ha un rizoma stolonifero, fusti eretti, striati, foglie lanceolate, fiori giallo verdastri in racemi all’ascella delle foglie superiori. U. urens L. ha foglie ovate con base cuneata e profondamente dentate; U. membranacea Sw. ex Wedd. è annuale; U. pilulifera L. (ortica dei campanelli) presenta delle infiorescenze patenti che le hanno valso il nome volgare:.
Distribuzione: In tutto il territorio.
Fioritura: Febbario-Ottobre
Caratterizzazione allergenica dei pollini Pur facendo parte della Famiglia : delle Urticaceae come Parietaria, l’ortica è un erba con pollini a scarso potere allergizzante. Studi recenti hanno dimostrato l’assenza di cross-reattività tra gli allergeni della parietaria e i pollini di ortica.
Notizie varie: Numerose sono le applicazioni erboristiche di questa piantina che veniva usata per lo più nella cura dei dolori reumatici.

Normal Urtica Dioica, Aldo de Bastiani

Normal Urtica Dioica, Aldo de Bastiani

Normal Urtica Dioica, Marinella Zepigi

Juglandaceae – Juglans regia L.

Juglandaceae – Juglans regia L.

Nome volgare: Noce
Caratteristiche botaniche: Albero di 10-15 metri di altezza. Presenta foglie imparipennate, fragranti al tatto, composte da 5-9 segmenti completamente staccati, decrescenti alla base, con lamina intera, acuminati. Fiori maschili riuniti in amenti penduli, quelli femminili brevi ed apicali. Il frutto è ovale o globoso col rivestimento carnoso, verde scuro (mallo) e con un seme (noce) avvolto da un rivestimento legnoso.
Distribuzione: Coltivato in tutto il territorio fino a 1200 metri.
Fioritura: Marzo-Aprile
Caratterizzazione allergenica dei pollini
Notizie varie: Albero maestoso molto usato, soprattutto l’involucro esterno dei frutti, in medicina popolare come antidiarroico o come importante colorante vegetale. Il legno è da sempre usato nella costruzione di mobili pregiati.

Normal Juglans Regia, Patrizia Ferrari

Normal Juglans Regia, Alessandro Alessandrini

Normal Juglans Regia, Patrizia Ferrari

Fagaceae – Quercus suber L.

Fagaceae – Quercus suber L.

Nome volgare: Sughera
Caratteristiche botaniche: Albero in genere alto 10-15 metri (ma che può arrivare in climi temperati a sorpassare i 30 metri), simile a Q. ilex L. ma con una corteccia ricchissima di suberina che gli conferisce particolare spessore e resistenza. Tipico della macchia mediterranea in zone molto calde e aride nel periodo estivo.
Distribuzione: Macchie e boschi sempreverdi fino a 700 metri.
Fioritura: Marzo-Giugno
Notizie varie: Coltivazioni estese di Q. suber si ritrovano in tutta la fascia mediterranea e soprattutto in Sardegna. Prezioso per il commercio del sughero usato in molteplici attività, dall’edilizia agli strumenti musicali.

Normal Quercus suber, Gianluca Nicolella

Normal Quercus suber, Gianluca Nicolella

Normal Quercus suber, atrizia Ferrari

Fagaceae – Quercus ilex L.

Fagaceae – Quercus ilex L.

Nome volgare: Leccio
Caratteristiche botaniche: Albero di 1-20 metri, con rami giovani grigi e pelosetti, foglie lanceolate, spesse, coriacee, sopra verde scuro, sotto bianco lanose. Infiorescenze in amenti lunghi 4-6 cm, ghiande ovate avvolte per metà dalla cupola emisferica.
Distribuzione: Boschi aridi fino a 600 metri.
Fioritura: Marzo-Giugno
Caratterizzazione allergenica dei pollini Le caratteristiche allergizzanti del genere Quercus variano a seconda della diverse specie appartenenti alla Famiglia e della loro concentrazione pollinica che si diversifica in base all’area geografica.
Notizie varie: Componente essenziale della flora mediterranea, il leccio è stata un’essenza molto usata anche nei parchi e giardini all’italiana dove veniva piantato solitario o in siepi alte o sfruttato economicamente per il legno e le ghiande.