L’Associazione Italiana di Aerobiologia esprime cordoglio per l’improvvisa scomparsa del Commissario Tecnico Franco Ballerini. Lo ricordiamo testimonial e ospite al XII Congresso Nazionale dell’AIA svoltosi a Firenze nello scorso mese di Maggio, nella sessione Verde pubblico, attività agonistiche e allergie.

Il Consiglio Direttivo di AIA  e i soci sono particolarmente vicini alla moglie Sabrina e ai figli Gianmarco e Matteo.

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Nato a Firenze l’11 dicembre 1964, Franco Ballerini aveva iniziato la carriera da professionista nel 1986. Nel 1989 partecipò per la prima volta alla classica Parigi-Roubaix, alla quale dedicò poi la sua carriera: dopo una drammatica sconfitta nel 1993 (si vide soffiare la vittoria in volata dal francese Gilbert Duclos-Lassalle, poi subì vari infortuni), la vinse due volte, nel 1995 e nel 1998, collezionando anche un secondo posto, un terzo, un quinto e un sesto. La passione per questa grande classica del nord gli è valsa la cittadinanza onoraria dalla città di Roubaix. Nel 2001, alla sua tredicesima e ultima partecipazione, nonché ultima gara della sua carriera, i tifosi francesi accolsero il suo ingresso nel Velodromo del Nord di Roubaix con una vera e propria ovazione, benché fosse solo 32º: lui si tolse la giacca scoprendo la sottomaglia sulla quale campeggiava la scritta «Merci Roubaix».
Non potè mai affrontare le grandi corse a tappe a causa dell’allergia al polline, che lo costringeva a evitare la parte centrale della stagione. Nel suo palmares figurano anche la Tre Valli Varesine dell’ 87; la Parigi-Bruxelles, il GP Americhe a Montreal di Coppamondo e il Giro del Piemonte del ‘ 90; la tappa di Morbegno al Giro e il Romagna del ‘ 91. Cinque le sue presenze in Nazionale da corridore: 4 da titolare, una da riserva. Dall’agosto del 2001, pochi mesi dopo l’abbandono delle competizioni, era alla guida della Nazionale italiana Professionisti, che ha portato alla vittoria del titolo mondiale a Zolder con Mario Cipollini (2002), a Salisburgo (2006) e a Stoccarda (2007) con Paolo Bettini e a Varese (2008) con Alessandro Ballan, e del titolo olimpico ad Atene con Paolo Bettini (2004). Sotto la sua guida la nazionale ha vinto nove medaglie.
In occasione del XII Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA), che si è tenuto a Firenze dal 7 al 9 maggio 2009, il Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Ciclismo Franco Ballerini ha accettato l’invito ricevuto da parte della nostra Associazione a partecipare come Testimonial nella giornata inaugurale del Congresso durante la I sessione “Verde pubblico a misura di allergico” portandoci il suo prezioso contributo “Il punto di vista di un atleta professionista”.
Come ben noto e ampiamente documentato dalla letteratura internazionale le patologie allergiche respiratorie sono in aumento ed anche in particolare tra gli atleti professionisti. Oltre il 30% di atleti professionisti che effettuano attività agonistica soffre di malattie allergiche e l’asma bronchiale da esercizio fisico così come l’aumentata reattività bronchiale sono presenti in molti di essi. Tra le varie attività sportive che sono in grado di indurre maggiormente asma bronchiale figura proprio il ciclismo.  L’intervento del CT Ballerini, sulla base della propria personale esperienza, ha suscitato il vivo interesse da parte dei presenti perché ha avvicinato il mondo del ciclismo al mondo dell’ Aerobiologia e viceversa, sottolineando come sia fondamentale per gli atleti professionisti la conoscenza di questi problemi, la tempestiva diagnosi e terapia e la prevenzione di tali manifestazioni,in particolare grazie ad un controllo appropriato della sintomatologia respiratoria sulla base della valutazione degli allergeni aerodiffusi effettuata capillarmente sul territorio.
Il  Presidente e tutto il Direttivo di AIA hanno voluto ringraziare in tale occasione Franco Ballerini per il gradito intervento con una medaglia in oro che riporta l’emblema dell’Associazione.
Mariangela Manfredi

Con grande sorpresa ed ammirazione ho visto sul “nostro sito AIA” un bel ricordo di Franco Ballerini grande corridore e Commissario Tecnico della nazionale italiana di ciclismo. Permettetemi di ricordare il “Ballero” da ex Direttore sportivo della squadra allievi della mia città. Gli anni novanta gli ho passati a scorrazzare per tutto il nord italia corridori della categoria allievi afferenti al Velo Sport Abbiategrasso, società che vanta più di sessant’anni di attività agonistica. Durante quel periodo ho avuto la fortuna di conoscere il Ballero come corridore, vittorioso sulle polverose strade delle classiche del nord in special modo nella regina delle classiche, la Parigi – Roubaix. Era un corridore a modo e per dirla alla Paolo Conte “con quel sorriso triste “che solo i campioni di ciclismo hanno, aggiungo io. Poi ho rivisto il Ballero da Commissario Tecnico della Nazionale. Sempre a modo, in contrasto con il mondo attuale fatto di urla e parole forti. Sempre pronto a spronare le giovani leve a continuare e a non intraprendere la facile e buia strada del doping. Era un innamorato cronico del nostro sport e soffriva nel vederlo affondare negli abissi del doping e degli scandali. Mi piace ricordarlo con la sua presenza discreta e i suoi modi semplici che avete sicuramente notato e apprezzato durante l’ultimo convegno AIA di Firenze. Grazie ancora per aver ricordato Franco Ballerini, amico dell’AIA.
Giuseppe Cislaghi
Centro Monitoraggio Mi6 – Parabiago (MI)