I CENTRI DELLA RETE

La valutazione dei fatti riguardanti la presenza dei pollini in atmosfera è necessariamente connessa a una conoscenza del paesaggio vegetazionale. Questa pagina riporta brevi note sulla vegetazione italiana corredate da una sintetica Carta.La vegetazione potenziale è largamente impostata su formazioni forestali; esse, riconoscibili su basi actuo vegetazionali, ma anche su documenti paleopalinologici, sono oggi altamente modificate dall’attivita dell’uomo (urbanizzazione, deforestazione, coltivazioni); di ciò si è tenuto conto nelle note qui di sotto accluse. In tali note è riportato un sintetico commento alla carta, con qualche dato anche su formazioni vegetazionali in essa non rappresentate, in particolare quelle piu’ significative dal punto di vista aerobiologico.Le fonti che più direttamente hanno influenzato la stesura della carta e delle note sono:

vegatazione potenziale italiana

  • Giacomini e Fenaroli ,1958;
  • Bertolani Marchetti ,1969-70;
  • Tomaselli, 1973;
  • Tomaselli et al., 1973;
  • Ozenda et al., 1979;
  • Pignatti ,1979;
  • Paganelli ,1984;
  • Lorenzoni ,1987.

Note sulle fasce vegetazionali

In Italia sono distinguibili, (Pignatti 1979), due zone bioclimatiche: Zona Medioeuropea (Alpi, Padania, versante settentrionale Appenninico dalla Liguria alla Romagna) e Zona Mediterranea (Penisola, Isole e Liguria a sud del crinale Appenninico e delle Alpi Marittime). Il limite convenzionale tra le due zone, lungo lo spartiacque, e sfumato, soprattutto sul versante adriatico. Tra le Fasce vegetazionali riconosciute in Italia, alcune sono presenti in ambedue le Zone, altre in una sola di esse. Accade, inoltre, che formazioni appartenenti a una determinata Fascia compaiano al di fuori di essa, nell’ambito di un’altra Fascia o Zona, assumendo significato extrazonale. Nella Carta alcune Fasce sono state rappresentate singolarmente, altre sono state raggruppate. Le Fasce vegetazionali vengono di seguito prese in esame seguendo un ordine altitudinale ascendente. Per ogni fascia sono indicate anche altre denominazioni usate nella letteratura geobotanica la dicitura “p.p.” segnala in senso lato la mancanza di una precisa corrispondenza con la denominazione usata in queste pagine.

Fascia dell’Oleastro e del Carrubo

(Climax della foresta sempreverde mediterranea Giacomini e Fenaroli, 1958 p.p.; Climax dell’Oleastro e del Carrubo Tomaselli, 1973; Vegetazione termomediterranea Ozenda et al., 1979; Fascia mediterranea-arida Pignatti, 1979; Fascia dell’Oleastro e del Carrubo Lorenzoni, 1987). Vegetazione mediterranea termofila-xerofila; boscaglia sempreverde con Oleastro, Carrubo, Lentisco, Palma nana, Mirto, Ilatro, Ginepro ossicedro, Ginepro feniceo, Euforbia arborea, Cisti. Pinete di pino d’Aleppo. Ampia diffusione di esotiche (Palme, Cactacee). Coltivazioni di Olivo, agrumi, Mandorlo, Vite, Fico d’India, cereali, Eucalipti. Ambiente ecologico: mediterraneo-arido; temp. media annua: 18°C. La fascia e presente nella Zona Mediterranea.

Fascia del Leccio

(Climax della foresta sempreverde mediterranea Giacomini e Fenaroli, 1958 p.p.; Climax del Leccio, Tomaselli,1973 p.p.; Vegetazione mesomediterranea, Ozenda et al., 1979; Fascia mediterranea temperata, Pignatti,1979; Fascia del Leccio Lorenzoni,1987p.p.). Vegetazione mediterranea di foresta/macchia sempreverde . Lecceta: Leccio accompagnato da Corbezzolo, Ilatro, Lentisco, Terebinto, Alatemo, Vibumo-tino, Smilace. Formazioni di Leccio e Sughera; sugherete; pinete di Pino marittimo, Pino d’Aleppo e Pino da pinoli. Garighe e steppe di degradazione. Coltivazioni di Olivo, Vite, cereali, Frassino da manna. Compenetrazioni, al limite superiore della fascia, con elementi del bosco caducifoglio (Orniello, Roverella). Ambiente ecologico: mediterraneo; temp. media annua: 15°C. La fascia e presente nella Zona Mediterranea; e extrazonale nella Zona Medioeuropea. Le foreste miste caducifoglie sono rappresentate dalla fascia della Farnia, del Carpino e del Frassino e dalla fascia della Roverella e della Rovere.

Fascia della Farnia, del Carpino e del Frassino

(Climax della foresta caducifoglia submontana Giacomini e Fenaroli, 1958 p.p.; Querco-Carpineto actuo/paleoclimacico della Padania Bertolani Marchetti, 1969/70; Climax del Frassino, del Carpino e della Farnia Tomaselli,1973; Vegetazione delle grandi valli e pianure alluvionali Ozenda et al., 1979; Fascia medioeuropea Pignatti, 1979 p.p.; Fascia del Frassino angustifoglio, del Carpino bianco, della Farnia Lorenzoni, 1987). Vegetazione delle grandi pianure e dei fondovalle con Farnia, Carpino, Frassino. Formazioni con dominanza di Farnia e potenzialità per il Cerro; nelle depressioni lungo le rive dei laghi o dei fiumi popolamenti con Ontano, Pioppo bianco, Salici ecc. Pinete costiere paraclimaciche. Antropizzazione molto alta. Colture erbacee, frutteti, vigneti, pioppeti. Vegetazione alofila litorale, azonale.

Fascia della Roverella a e della Rovere

(Climax della Roverella e della Rovere Tomaselli, 1973, p.p.; Climax della foresta caducifoglia submontana Giacomini e Fenaroli 1958 p.p.; Fascia sannitica p.p. e Fascia medioeuropea p.p. Pignatti,1979; Fascia della Roverella e della Rovere Lorenzoni,1987, p.p.). Formazioni a Roverella con potenzialità per il Leccio o per il Fragno. Formazioni miste con dominanza di (o maggiore potenzialità per) Roverella o Rovere o Cerro. Aggruppamenti extrazonali/azonali di Pino silvestre/Pino nero. Castagneti. Colture di cereali, Vite, ortaggi, Olivo; frutteti, prati, pascoli.Una suddivisione diversa delle foreste miste caducifoglie, preferibile, ma che non e’ sembrato opportuno seguire in queste pagine per vari motivi, e’ indicata da Pignatti (1979) come segue:

Zona Medioeuropea

Fascia Medioeuropea

Querceto misto caducifoglio (Eichenmischwald del la letteratura palinologica), con un carattere planiziare più accentuato rispetto alla foresta mista caducifoglia sannitica (vedi sotto); presente sulle Alpi e nella Padania, penetra nella Zona Mediterranea cedendo alla fascia Sannitica nell’Appennino centrale. Ambiente ecologico: collino planiziale; temp. media annua: 11-13°C.Fascia Illirica (marginale)Boscaglia caducifoglia mista (Orniello, Carpino nero) in cui sfuma la fascia medioeuropea all’estremo orientale. Ambiente ecologico: collino-planiziale; temp. media annua 11-13°C.

Zona Mediterranea

Fascia Sannitica

Foresta caducifoglia mista dell’ltalia centrale e Meridionale e delle Isole. E’ l’equivalente bioclimatico della fascia medioeuropea da cui si differenzia in particolare per l’importanza maggiore del Cerro, per un maggiore contingente di endemiche / subendemiche (alcune Querce, Ontano napoletano, Acero napoletano…) e in genere per il carattere più collinare. In questa fascia sono inclusi frammenti relitti extrazonali della Fascia Colchica. Ambiente ecologico: collino planiziare; temp. media annua: 11-13°C.

Fascia Colchica

(Pignatti 1979) (Non segnalata nella carta)

Bosco di laurofille sempreverdi,di clima temperato con Alloro, Agrifoglio, Bosso, Tasso; consorzi a Pino silano e P. loricato. Questa fascia e riconoscibile in frammenti relitti extrazonali inclusi nella fascia sannitica e nella fascia subatlantica, nell’ambito della Zona Mediterranea . Ambiente ecologico: montano; temp. media annua: 8°C.

Fascia del Faggio

(Climax della foresta caducifoglia montana, Giacomini e Fenaroli, 1958; Climax del Faggio, Tomaselli, 1973; Fascia subatlantica Pignatti ,1979; Fascia del Faggio Lorenzoni, 1987). Faggeta; vari aspetti di foresta caducifoglia mesofila con denominanza di faggio; Formazioni di Faggio e Abete bianco. Popolamenti exstrazonali/azonali di Pino silvestre, P. mugo/P. nero; popolamenti estrazonali di Peccio. Boschi colturali di aghifoglie. Prati; pascoli, rare coltivazioni di Patate e Grano saraceno. Ambiente ecologico: montano; temp. media annua: 8°C. La fascia e’ presente sia nella Zona Medioeuropea, sia nella Zona Mediterranea.

Fascia del Peccio

(Climax della foresta di aghifoglie Giacomini e Fenaroli ,1958; Climax del Peccio Tomaselli ,1973; Fascia boreale Pignatti, 1979; Fascia superiore delle Aghifoglie Lorenzoni ,1987). Foresta sempreverde di conifere e sottobosco di ericacee (taiga). Formazioni con dominanza di Peccio, formazioni con Larice e Cembro. Consoni di Pino mugo; alneti ad Ontano verde; brughiere di ericacee (Rododendro, Mirtillo). Pascoli. Ambiente ecologico: subalpino; temp. media annuale: 4°C. La fascia e presente nella Zona Medioeuropea; e extrazonale nella Zona Mediterranea.Situazioni al di sopra del limite degli alberi.Arbusti prostrati; tappeti erbosi; vegetazione ipsofila, crionivale, di pareti rocciose d’altitudine ecc. Vegetazione assente per presenza di ghiacciai, di nevai permanenti o persistenti gran parte dell’anno. Nelle aree al di sopra del limite degli alberi sono riconosciute le seguenti fasce vegetazionali (Pignatti 1979):

Zona Medioeuropea

Fascia Alpica

Tappeti erbosi e tundra. Sulle Alpi oltre il limite degli alberi; temp. media annua: 1°C. La fascia e extrazonale sull’Appennino.Fascia Nivale: Popolamenti discontinui a licheni. Sulle Alpi oltre il limite delle nevi perenni; temp. media annua: 5°C.

Zona Mediterranea

Fascia Mediterraneo-altomontana

Tappeti erbosi scorticati. Sull’Appennino; temp. media annua: 1°C. Fascia Irano-nevadese: Arbusti emisferici spinosi. Sulle alte montagne delle grandi isole; temp. media annua: 5°C.

Testo a cura di Carla Alberta Accorsi e Paolo Mandrioli